venerdì 15 settembre 2017

Il diritto all'uso delle tecnologie


Nei primi articoli, il codice dell’amministrazione digitale del 2005 individua e disciplina i nuovi diritti dei cittadini e delle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni, attuabili grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, oltre che i principi di riorganizzazione in funzione della digitalizzazione della pubblica amministrazione.

I principali nuovi diritti dei cittadini nei confronti dell’amministrazione sono il diritto all’uso delle tecnologie per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato (art. 3); il diritto all’accesso telematico ai documenti amministrativi e all’invio di documenti digitali (art. 4); il diritto a effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale (art. 5); il diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica tramite posta elettronica (art. 6); il diritto alla qualità del servizio (art. 7).

L’art. 3 del CAD prescrive che chiunque ha il diritto di richiedere di usare gli strumenti telematici nei rapporti con la PA anche ai fini della partecipazione al procedimento amministrativo e dal punto di vista delle PA la gestione ei procedimenti deve avvenire in modo tale da consentire l’uso degli strumenti informatici.

L’articolo prevede prescrive che quindi le PA si organizzino per permettere al cittadino di individuare il procedimento, lo stato di avanzamento dello stesso, l’ufficio e il funzionario responsabile.

La norma, avente sicuramente portata innovativa, deve però essere ricollegata a precedenti disposizioni, in particolare la Legge 9 gennaio 2004, n. 4, meglio conosciuta come "Legge Stanca" e contenente le disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici, l'art. 1 prescrive che "La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici."

Come viene garantito in concreto tale diritto ? Si tratta sicuramente di una norma avente carattere programmatico, che non trova immediata e diretta applicazione tuttavia, essa funge da stimolo per le PA che vogliono (e devono) attuare processi di digitalizzazione del procedimento amministrativo.

Nel concreto possiamo immaginare un'area di accesso riservato sul sito web istituzionale dove poter visualizzare lo stato di una pratica di rimborso, di una SCIA, il ricorso ad una multa. Che consenta di integrare ulteriori documentazioni attuando il principio di partecipazione procedimentale mediante il caricamento di PDF, note e file direttamente on-line, ecc.

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